Tra i gioielli architettonici custoditi lungo la strada principale del borgo di Soave, che si offrono ancora intatti allo sguardo meno distratto di quel viaggiatore che ha voglia di sbirciare nelle stradine secondarie del corso, occupa senz’altro un ruolo di primo piano il trecentesco palazzo dei Conti Sambonifacio. Qui è situata la Cantina del Castello, che deve il suo nome a un cunicolo segreto che secondo la leggenda locale collegava anticamente il Palazzo al Castello Scaligero. Vi si entra passando per la corte Pittora, un ampio spiazzo che deve il suo nome all’antica famiglia veronese Pittore e dove fa bella mostra di sé un pino centenario.
Signore di questo affascinante e suggestivo regno è Arturo Stocchetti, personaggio a tutto tondo: vigneron,
imprenditore e presidente del Consorzio del Soave. Il suo eloquio accalorato ne mette in luce la passione e il temperamento: impossibile non sentire il timbro baritonale della sua voce, che spesso ne anticipa l’ingresso come in una scena teatrale.